L'esperienza in terra friulana e in Istria del Prefetto di ferro, Senatore Cesare Primo Mori, consumatasi nella decade degli Anni Trenta del Novecento, ha rappresentato per quei luoghi un autentico balzo in avanti di civiltà e sviluppo, attraverso la sublimazione del valore inestimabile della risorsa acqua, concretizzatosi con la bonifica e il recupero del territorio della Bassa Friulana e la realizzazione della rete idrica civile, tutt'ora vigente, nella penisola istriana. Per l'Italia, la figura e la statura morale di Mori, in ogni contesto invariabilmente calate al servizio della legalità e della nazione, hanno rappresentato un fulgido esempio di onestà intellettuale, di rettitudine d'animo, di concretezza nel praticare, con inflessibile efficacia, amore e dedizione alla patria. Un esempio straordinariamente attuale nell'indicare, oggi come domani, il riferimento virtuoso dello spirito di servizio, inteso come ossequio al primato dell'interesse dello Stato e del cittadino.