"Vorrei darvi una casa del cuore, dove potrete abitare soltanto voi. Una casa con i muri fatti di gente e le stanze di parole, con le finestre di fatti accaduti nel mondo, con il tetto di emozioni come sigilli dell'anima. Una casa che nessun altro potrà avere, e non potrete venderla, né comprarne un'altra, soltanto mostrarla con l'orgoglio un po' ridicolo dell'amore". Questo lo scopo dichiarato di un ironico viaggio a ritroso nella storia di una famiglia un po' fuori dalle righe. Dentro a questo contenitore semiserio, un livello più interiore, un piccolo tentativo di trovare se stessi in una serie di personaggi che sembrano cercare la propria identità apparendo quasi a sorpresa sulla scena della memoria, dove hanno lasciato una traccia più o meno effimera della loro essenza. E attraverso questa rievocazione collettiva la singolare esperienza di vita della narratrice acquista mano a mano uno spessore che la spingerà a interrogarsi su se stessa, sui motivi delle sue scelte, che ormai le appaiono come un percorso fatalmente inevitabile.