Ricordi a piede libero è un avvincente autobiografia che si muove tra la passione rivoluzionaria e l'impegno scientifico. Gianfranco Pancino ripercorre il sentiero tortuoso della sua vita, un percorso cominciato nell'azione politica con il movimento studentesco nel 1967, durante gli studi di medicina a Padova, e poi proseguito a Milano con la militanza nell'area dell'Autonomia operaia e l'esperienza del giornale "Rosso"; sullo sfondo la strategia della tensione, gli anni di piombo e l'insorgenza della lotta armata. Imputato nel Processo 7 aprile, nel 1979 Pancino è costretto alla latitanza, alla fuga e quindi all'esilio. Prima Messico, poi Parigi dove, tra precarietà, attentati subiti e arresti per richieste di estradizione, riuscirà a imboccare l'appassionante strada della ricerca scientifica, acquisendo fama internazionale per i suoi studi sul cancro e sull'HIV fino a ricoprire la carica di direttore di ricerca all'INSERM e a far parte dell'équipe di Françoise Barré-Sinoussi, futuro premio Nobel per la Medicina, all'Istituto Pasteur di Parigi.