Orlandini, balilla da ragazzino e poi giovane istruttore della GIL, divenne antifascista e partigiano nel 1943. Le sue memorie, scritte nel 1997, coprono tutto il periodo della Guerra di Liberazione. Nel libro prende forma l'intreccio, tremendo e appassionante, fra la "Grande Storia" e le microstorie private; spicca la capacità di Orlandini di spaziare, con scioltezza e vivacità di immagini, dal resoconto storiografico all'aneddoto. «Questi miei ricordi li dedico ai giovani - scrive il partigiano "Millo" - desiderosi di sapere e ricordare, affinché non si ripetano gli errori e gli orrori che hanno travagliato e segnato la vita di due generazioni di uomini e di donne».