A 40 anni dal terribile omicidio in cui persero la vita Emanuela Setti Carraro insieme a suo marito, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, una splendida biografia presenta la figura di Emanuela. Ne emerge il ritratto di una donna tenace, allegra e innamorata della vita e dell'uomo che con tanta determinazione aveva scelto porgendogli un giorno una rosa. Personalità forte e decisa, tanto da rifiutare i ripetuti inviti del Generale, nominato Prefetto di Palermo, a lasciare la Sicilia in cui si sentivano costantemente minacciati. Cosa Nostra li stava aspettando. Li raggiunse, la sera del 3 settembre 1982 a Palermo, in Via Isidoro Carini con un kalashnikov che crivellò di colpi la loro A112 e l'auto di Domenico Russo, l'agente di scorta del Generale. Si erano sposati da meno di due mesi.