La Casa della Carità di Milano offre accoglienza e ospitalità a chiunque ne abbia bisogno: migranti, senza fissa dimora, anziani soli, donne maltrattate, persone con problemi di salute mentale. Lotta contro classificazioni legali rigide e spesso inservibili, perché le difficoltà della vita non si lasciano catalogare o definire. Ed è proprio in questo luogo che un avvocato-poeta capace di tenere insieme giustizia e letteratura rivolge ad alcuni ospiti una semplice domanda: «Mi raccontate la vostra vita?». Gli incontri con uomini e donne dalle esperienze più diverse, con una giovane coppia afghana e una famiglia rom diventano storie anche disperate, racconti di esistenze infrante. Da cui tuttavia emergono voci che vanno oltre il dolore e abbracciano bellezza, grazia, imprevedibilità, gioco; da cui emerge uno sguardo che rovescia il nostro ordine così spesso asfittico, incapace di immaginazione prima ancora che di comprensione.