In questo carteggio conversano tra loro Ada Negri e Paolo Buzzi, due anime sensibili di poeti che, accomunati dal sogno inesausto di libertà e dall'effervescenza d'ispirazione, si incoraggiano nel fare creativo, si consigliano con il rispettivo giudizio critico, confidandosi vicende familiari e quotidiane sullo sfondo della Milano della prima metà del Novecento. Tutto in questa corrispondenza ruota attorno alla professione artistica, sia per Ada Negri che per Paolo Buzzi. Le missive testimoniano i momenti di disinvolta confessione e sfogo dei due autori, che vivono il proprio ruolo storico come una realtà ineludibile a fianco della vita poetica, nella quale unicamente si riconoscono e che il carteggio segue nelle sue varie tappe. E con la poesia, come si evince dalle lettere, entrambi amano intensamente la natura, segno dell'Assoluto, del divino, direbbe lei, del Tutto o del Nulla, direbbe lui.