Nell'immaginario collettivo, Cagliostro ha da sempre un posto di grande rispetto. Lo crediamo potente, ricco, furbo, nobile, alchimista, viaggiatore, seduttore, taumaturgo, medico e anche martire data la sua disgraziata fine in un orribile carcere, e in massima parte è vero, ma è pur vero che Coepis et Magnas (Piglia e mangia) fu il motto della sua giovinezza da furfante ed Ego sum qui sum (Io sono chi sono), quello della sua maturità massonica di gran Cofto e fondatore della Loggia Egiziana intrisa di riti magici richiamanti l'antico Egitto. Luigi Natoli mette a nudo il personaggio di Cagliostro con tutte le qualità e i suoi innumerevoli vizi. Questa pubblicazione di "Cagliostro e le sue avventure" di Luigi Natoli è la fedele copiatura di quella apparsa nel 1914 in appendice al Giornale di Sicilia. L'edizione, profondamente diversa da tutte le altre, è da ritenersi l'unica originale perché curata dallo scrittore in persona nelle pagine del quotidiano. Tutte le altre sono state pubblicate postume e hanno notevoli differenze, basterà semplicemente confrontare l'indice dell'opera per rendersi conto delle diversità.