Scrittrice emblematica del secolo scorso, filosofa, critica, figura amata e controversa, per cinquant'anni Susan Sontag ha stabilito i termini del dibattito culturale statunitense intrecciando la propria vita a eventi chiave della storia mondiale: all'Avana all'inizio della rivoluzione cubana; ad Hanoi sotto i bombardamenti americani; in Israele per la Guerra dello Yom Kippur; a Berlino quando cadde il Muro; a Sarajevo durante l'assedio più lungo dei tempi moderni. La sua è la storia di una ragazza di provincia divenuta simbolo dell'intellettuale cosmopolita, che ha attraversato tanti mondi consegnandoci riflessioni indispensabili sull'arte, la politica, il femminismo, l'omosessualità, la fama, lo stile e molto altro. Con sguardo lucido e rigoroso, Benjamin Moser esplora il pensiero e il percorso biografico di Susan Sontag: dall'infanzia segnata dalla scomparsa prematura del padre agli anni della formazione, dal rapporto sofferto con la propria omosessualità alla relazione quasi ventennale con la fotografa Annie Leibovitz, la vicenda umana di Sontag assume i contorni di un grande romanzo americano. Una ricostruzione fedele e attenta capace di rivelarci l'essere umano che si cela dietro alla stimata e discussa intellettuale, in tutta la sua affascinante imperfezione e contraddittorietà.