Il successo mediatico dei cuochi degli ultimi anni è stato eclatante, d'altronde in un'epoca dove tutto è sempre più prodotto in modo industriale, distribuito e portato a casa in modo impersonale, quello del cuoco è rimasto uno dei pochi mestieri che è completamente riposto su un'artigianalità manuale. Ma non sono solo le mani che fanno le ricette. E il lavoro che c'è dietro ad una cucina è fatto di tante altre cose ed il racconto di Alessandro Morelli è illuminante in tal senso. È una sorta di diario, le sue esperienze in giro per il mondo raccontano le mille avventure e difficoltà che un cuoco deve saper affrontare in paesi dove sbarca e il giorno dopo deve poter approntare un banchetto non conoscendo spesso la lingua, le regole, le leggi, le usanze. Ed Alessandro ci porta in giro per il mondo con un approccio schietto, a volte forse pure troppo, ma sicuramente sempre spontaneo, il che aggiunge valore umano ed autenticità al suo lavoro. Il suo diario diventa così un interessante affresco sul mondo della ristorazione, sulle passioni, sulle tensioni, sugli oneri e doveri che lo animano. Ricette con grammature precise e spiegazioni dettagliate, italiane ed etniche.