«Il Diario di prigionia di Lino Monchieri è un autentico gioiello della letteratura memorialistica sulla deportazione degli italiani: è il più bel libro che si sia scritto di memorie del Lager. [...] Lo storico della deportazione degli italiani vi trova [...] un ritratto dall'interno dell'incredibile e ancora troppo poco conosciuta vicenda dei militari italiani, internati in Germania in seguito alla rappresaglia dei nazisti all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943. È una storia di oppressione, di fame, di freddo, di percosse, di morte, ma anche di coraggio, di fermezza, di consapevolezza politica, che costituisce parte del nostro migliore patrimonio nazionale, da far conoscere e da tramandare, a gloria dei morti e ad ammonimento dei vivi, perché mai più possa essere imposta a uomini tanta sofferenza e perché gelosamente sia custodita alle future generazioni, con la libertà, la dignità della vita». (Vittorio Emanuele Giuntella)