Passato alla storia per il romanzo Il Golem, immortalato dall'omonimo film di Paul Wegener e venerato da H. P. Lovecraft, Gustav Meyrink ebbe così tanto successo perché inserì nelle sue storie una serie di esperienze esoteriche da lui vissute in prima persona e praticate assiduamente. Dallo Yoga all'alchimia, dalla teosofia al tantrismo, i suoi svariati interessi nel mondo del paranormale sono documentati in questo lungo scritto autobiografico, per la prima volta tradotto in italiano. Qui Meyrink parla di se stesso in modo ironico e scanzonato, rivelando ai suoi lettori i retroscena di una vita singolare e misteriosa come poche altre, costellata da quei segreti che gli hanno permesso di entrare nel pantheon della grande letteratura del XX secolo.