Due giorni prima che Darren McGarvey consegni al suo editore il libro che avete tra le mani, a Londra va in fiamme la Grenfell House, un palazzone di edilizia popolare costruito negli anni Settanta tra i ricchi quartieri di Chelsea e Kensington. L'incendio uccide 72 persone (compresa una coppia di ragazzi italiani, Marco Gottardi e Gloria Trevisan), campeggia per giorni sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo ed è da questo evento tragicamente simbolico che McGarvey parte per raccontare cosa significhi crescere ai margini della società e sentirsene tagliati fuori. Cresciuto a Pollok, un sobborgo di Glasgow, abbandonato ancora bambino da una madre alcolista, McGarvey ha respirato fin da subito la rabbia di chi vive sentendosi invisibile, patologicamente diffidente nei confronti delle autorità. Di chi è vittima della diseguaglianza sociale e non ha alcuna fiducia nella partecipazione al processo democratico, né comprende le logiche di chi fa politica senza collegamento con la società reale, a destra come a sinistra, e neppure crede nella possibilità di un riscatto. "Poverty Safari" è un viaggio crudo nei sobborghi di Glasgow, così tristemente uguali a quelli di qualsiasi metropoli contemporanea.