Spartaco Lavagnini, nato a Cortona nel 1889, ragioniere impiegato alle Ferrovie dello Stato, fu un protagonista del socialismo fiorentino fra l'intervento (di cui fu strenuo oppositore) dell'Italia nella prima Guerra mondiale ed il "biennio rosso". Esponente della corrente massimalista e rivoluzionaria, nonché dirigente del Sindacato Ferrovieri Italiani (SFI), fu amministratore, redattore e direttore de "La Difesa", il settimanale socialista fiorentino. Al congresso di Livorno aderì al Partito comunista, di cui divenne leader a Firenze, dirigendo anche il periodico "L'Azione Comunista", fino a quando fu assassinato da squadristi fascisti il 27 febbraio 1921 nella sede SFI di via Taddea.