Il calcio, fenomeno di massa e di costume intrecciato con economia, politica, spettacolo, media, produzioni culturali, ecc., è da tempo oggetto di analisi storiche e sociali. [...]. Fu anche il caso di Armando Frigo, calciatore yankee (nato negli USA da immigrati veneti) che fra il 1934 e il 1943 militò in Vicenza, Fiorentina e Spezia e che perse la vita in Montenegro: là, sottotenente dell'Esercito italiano, dopo l'8 settembre 1943 si oppose strenuamente ai nazisti, da cui fu giustiziato, ottenendo col suo sacrificio la salvezza dei propri soldati. La carriera di Frigo è qui seguita passo dopo passo, anche per ricostruire i tratti di un calcio che non c'è più ed il contesto storico-sociale di allora, a partire dalle importanti realtà cittadine in cui Armando giocò. La figura di Frigo presenta pure un rilevante interesse "tecnico", poiché egli, dotato di innata versatilità tattica, fu tra i protagonisti della svolta del "sistema", l'innovativo modulo di gioco praticato dalla Fiorentina, che suscitò vivaci discussioni nelle teorizzazioni calcistiche dell'epoca.