Nel dinamico contesto delle attività sociali che caratterizzano la Milano del dopoguerra, emerge la figura di una donna pronta a mettere a frutto la sua energia creativa e le sue abilità organizzative al servizio dei più bisognosi. Instancabile e anticonformista, Elda Scarzella si sposta tra le istituzioni pubbliche e private, collaborando con uomini e donne animati da buone intenzioni e ideali elevati. Il suo percorso di apprendistato nel campo del lavoro sociale, avviato nel 1945, raggiunge una piena realizzazione con la creazione del Villaggio della Madre e del Fanciullo, un centro di accoglienza dedicato alle ragazze madri e ai loro bambini. Percorso d'amore narra la storia di Elda e delle numerose donne accolte nel Villaggio, tessendo racconti di amore e solidarietà contro discriminazioni e conformismo, rappresentando così una Milano che si configura come un laboratorio di esperimenti sociali e politici di ampia portata.