Un viaggio indiscreto, in un passato lontano nel tempo, ma per certi aspetti ricco di elementi di attualità, un'opera a cavallo tra realtà storica e leggenda che "spia" dal buco della serratura i Medici, per secoli signori incontrastati di Firenze, protagonisti di storie e intrighi, incarnazioni di un potere grande tanto quanto il vizio praticato da alcuni di loro. E proprio là, in quel cono d'ombra dove sesso e potere, virtù e perversioni si fondono e si confondo, ci conduce l'autore, in un excursus che restituisce un ritratto crudo di ciascuno dei più grandi fiorentini. L'ossessione per il sesso di Alessandro il Moro, l'omosessualità di Ferdinando II, all'epoca scandalosa, la decadente promiscuità dell'amato Giangastone, più incline a dar seguito alle sue perversioni che ad assolvere i compiti di granduca, sono solo alcuni dei temi del libro, una lettura obbligata per chi ama la storia più curiosa di Firenze, fatta anche di umane piccolezze.