Giuseppe Manno (1786-1868) è stato un personaggio di rilievo nelle vicende sardo-piemontesi dalla Restaurazione all'Unità d'Italia. Magistrato, giurista, storico, letterato, presidente del Senato del Regno dopo la promulgazione dello Statuto albertino dal 1849 al 1855, ha svolto un ruolo importante nella legislazione e nella politica di riforma verso la Sardegna: dalle norme relative al diritto di proprietà perfetta delle terre alla compilazione delle Leggi feliciane (1827), all'abolizione degli ordinamenti feudali. Autore di varie opere fra cui si distinguono quelle di carattere storico, la Storia di Sardegna (1825-27), la Storia moderna della Sardegna (1842) e quelle di carattere letterario, De' vizi de' letterati (1828), Della fortuna delle parole (1831), Della fortuna delle frasi (1866).