Sono trascorsi diciannove giorni tra la nascita dell'autore in un ospedale pubblico della capitale togolese, Lomé, e l'arrivo all'orfanotrofio Poupounniere. Nessuno sa cosa sia successo in quel breve lasso di tempo. Matteo Fraschini Koffi viene così adottato da una coppia di operatori umanitari italiani quando ha dieci mesi. Nel crescere a Milano, sono molti gli ostacoli da superare per definire l'essenza della sua identità. L'inevitabile mentalità occidentale si sviluppa, infatti, insieme all'istinto e alle fattezze di un africano che, sia in Italia sia in Togo, è riconosciuto come uno straniero. Da che parte stare allora? Dove è possibile sentirsi a casa? Matteo inizia a viaggiare per il mondo appassionandosi al giornalismo. A 24 anni decide di tornare in Togo con l'intenzione di cercare le sue radici e trovare risposte a molte sue domande. Ma in che modo una persona sradicata dalla propria terra potrà rimettervi radici?