La Politica è donna è soprattutto un esercizio di memoria, personale e sociale, in cui l'autrice ripercorre le tappe della propria "seconda nascita", quella dell'impegno politico e della soggettività di genere. La militanza nei primi annì50 nell'Udi e nel Partito socialista, l'incontro con il femminismo, gli incarichi nelle amministrazioni locali, l'impegno per la pace e la cooperazione internazionale nel primo decennio del Duemila: il racconto intreccia lo scenario di un Paese in grande trasformazione con l'evoluzione personale di una donna che impara a riconoscere, e a tenere come baricentro, la propria soggettività, cercando di mantenere il collegamento, non senza lacerazioni, con la dimensione collettiva cui sempre si relaziona.