Don Minozzi, sacerdote e intellettuale, viene riscoperto come valente storico, in particolare del Risorgimento italiano. Già nel 1950, il cardinale G.B. Montini, futuro Papa Paolo VI, ne lodava la capacità di coniugare la carità attiva con il lavoro intellettuale. Attraverso i suoi studi, don Minozzi ha saputo narrare il contesto storico e la cultura materiale di un popolo, illuminando la vita e le aspirazioni delle classi più marginalizzate, spesso escluse dalla storia ufficiale. Il suo approccio realistico al Risorgimento, privo di mitologie, mette in luce il ruolo del basso clero nella diffusione delle idee mazziniane di libertà e giustizia, e le conseguenze che molti preti pagarono, tra persecuzioni e disprezzo.