Seduti in poltrona accanto a Rosi, la protagonista di questa storia, la ascoltiamo ricostruire la sua vita ricordo dopo ricordo e ci immergiamo nel suo passato come in quello di un'amica che conosciamo da sempre. L'autrice, attraverso queste pagine intrise di emozioni e profonde vibrazioni, ci invita a esplorare il labirinto della vita, in cui spesso ci troviamo dispersi senza esserne totalmente consapevoli. Trascinati dal cuore e dalle correnti di un destino che sembra essere già scritto, in un universo di sfide quotidiane che colpiscono molte donne nel tessuto sociale contemporaneo, perdere la bussola è una concreta possibilità. Riuscire a mantenere il controllo, a dare un nome, fino anche a riconoscere le situazioni per noi dannose può essere l'unica via di uscita dal labirinto: mettersi in gioco fino in fondo, in qualsiasi momento della nostra vita, senza timore di ciò che ci aspetta, ma con la caparbia forza di volontà che ci contraddistingue è l'unico modo di renderci consapevoli di ciò che ci sta accadendo. Capirlo a posteriori, come ci racconta Rosi tra queste pagine, può diventare un salvagente lanciato a chi ancora si trova in mare aperto.