Laura Bianchini (1903-1983) fu tra quelle donne che per prime varcarono la soglia dei "palazzi" della politica. Fu membro della Consulta nazionale, poi dell'Assemblea Costituente e deputata della Camera durante la prima legislatura. Insegnante e pubblicista, seppe coniugare spiritualità e impegno politico e civile. Militante nella Resistenza, esponente del movimento cattolico femminile, rappresentante della corrente di sinistra della Democrazia cristiana. La sua formazione spirituale e la sua impostazione culturale di tipo personalista e comunitaria si deve oltre alla militanza all'interno della FUCI e del Movimento Laureati, anche all'ambiente cattolico bresciano e alle influenze della cultura cattolica francese e tedesca, in particolare Jacques Maritain ed Emmanuel Mounier. Da qui il consolidarsi del suo pensiero filosofico, intriso di neotomismo, il suo cristianesimo integrale, l'autonomia di giudizio e la scelta di impegnarsi per un rinnovamento radicale della società. Introduzione di Fiorenza Taricone.