Frutto di un'intensa amicizia fra l'autrice e la protagonista, il libro raccoglie la testimonianza esemplare di Nara Marconi, una donna di Prato. Con lucidità critica, attraverso un linguaggio dalla vivace espressività toscana, la Nara descrive situazioni storiche, politiche e sociali nel pubblico e nel privato dai primi decenni del Novecento agli anni del movimento femminista. Dall'esperienza contadina al fascismo e alla militanza partigiana, Nara è partecipe di ogni cambiamento. Il lavoro in fabbrica e la lotta sindacale la vedono protagonista, mentre non trascura il discorso familiare. La delude il PCI per una mancanza di autonomia politica e soprattutto per l'incapacità di rappresentare i diritti delle donne. Inevitabile l'approdo al movimento femminista. Le donne di Prato la ricordano attraverso un'associazione ventennale, ripubblicando la sua storia.