Nell'800 Firenze fu luogo prediletto da molti stranieri, artisti, letterati e intellettuali che qui trovarono ispirazione per le loro opere d'arte e letterarie o più semplicemente vi lasciarono memorie delle loro intense e spesso straordinarie vite. La città divenne una sorta di seconda patria, dove al fascino della camera con vista si associava spesso quello del giardino all'italiana. La bellezza della città e delle sue opere d'arte esercitava indubbiamente una grande attrazione soprattutto sugli anglofoni. L'idea che i forestieri avevano della città di Firenze e dei suoi capolavori, era ed è tuttora, principalmente legata al Rinascimento e sarà questa immagine che "gli inglesi" vorranno restituire alle loro ville e giardini. Il gusto artistico della colonia inglese si rivelava anche nella rivisitazione di un nostalgico medioevo con la fantasiosa ricostruzione di castelli e di mura merlate, che spesso nascondevano raffinati giardini. Molti e diversi erano gli stranieri che avevano scelto la città di Firenze, alcuni anglo americani appaiono legati tra loro non solo dalla lingua ma da una solida e cementata amicizia, dall'arte e dalla condivisione di idee libertarie.