Nei quasi 20 anni di permanenza alle Nazioni Unite, oltre ad aver portato al Palazzo di Vetro le campagne storiche per l'abolizione della pena di morte, l'istituzione di una Corte Penale Internazionale, l'incriminazione di Slobodan Milosevic e una revisione delle convenzioni internazionali sulle droghe, il Partito Radicale ho sostenuto le richieste di autonomia amministrativa dei tibetani e degli uiguri, le rivendicazioni socio-culturali dei popoli indigeni indocinesi, la proposta delle riforma federale dell'Iran, dando la parola a decine di dissidenti e leader religiosi di mezzo mondo. Nel 2000, la Federazione russa di Vladimir Putin chiese l'espulsione dei Radicali dal Consiglio Economico e Sociale per aver fatto parlare davanti alla Commissione diritti umani di Ginevra il parlamentare ceceno Akhyad Idigov. Nel 2002 fu il Vietnam a chiedere punizioni per il Partito Radicale per aver concesso il diritto di tribuna a Kok Ksor, leader della comunità montagnard originaria degli altipiani indocinesi. In entrambi i casi Marco Perduca ne coordinò con successo la difesa al Palazzo di Vetro. Queste memorie "scelte" di Marco Perduca raccontano alcune fasi di quelle mobilitazioni e missioni. Senza pretendere di voler scrivere la storia del Partito Radicale, questo libro passa in raccolta episodi, poco noti anche a simpatizzanti e iscritti al PR, nel tentativo di "spiegare con esempi" cosa sia stato l'unico soggetto politico trans-nazionale e trans-partitico della scena politica continentale.