«Curzio Malaparte racconta, in frammenti di vita quotidiana ad Egle Monti, giornalista de "Il Tempo", sua amica, raccontano la vita e il lavoro di uno scrittore famoso, che si cimenta con romanzi, commedie, film, interviste radiofoniche. Ne esce un quadro intimo e in pari tempo pubblico di chi è stato definito l'Arcitaliano, che assunse uno pseudonimo "Malaparte" assonante a "Bonaparte" in celebrazione del più fulgido trasformismo. Le lettere ritrovate sono in parte scritte a mano rappresentano un piccolo gioiello per la storia della letteratura italiana».