È un libro autobiografico: il trapianto cui fa riferimento il titolo è il cambio di residenza, dall'esito felice, dell'autore, che nel 1963 dalla Sicilia natìa si è trasferito in Veneto, seguendo le ragioni del cuore. L'autore racconta la sua infanzia, la giovinezza vissuta - abbastanza serenamente - in collegio, le prime esperienze lavorative, l'incontro con l'amore e la scelta di trasferirsi in Veneto, insomma, una storia normale e speciale come sono tutte le storie vere, nella quale dall'inizio alla fine, l'autore fa riferimento al suo credere in Dio. Un libro coinvolgente proprio perché si racconta con grande sincerità, con la voglia di confrontarsi e di spiegare, e se una lezione arriva dal suo scrivere, è attraverso l'esempio e non per pontificazioni.