Un giovane studioso e giornalista decide di andare alla scoperta di una storia che ha radici in un tempo lontano e la cui eco si ode ancora in terra di Calabria e, in particolare, a Stalettì. La storia è quella di Concetta Lombardo uccisa a soli ventiquattro anni per mano della violenza di un uomo ossessionato da una passione malsana. L'autore si accosta rispettoso alla figura di questa donna, ne segue le tracce e ricostruisce il racconto di un'esistenza consacrata, nella quotidianità, a Dio. Registra le testimonianze di coloro che l'hanno conosciuta, descrive la realtà del paese che le ha dato i natali, e narra la sua vita fino al tragico episodio della sua morte. Concetta è un'icona cristiana, e non solo. La sua storia è la storia di tante donne vittime della violenza, resa simbolo di autentica virtù cristiana dall'aureola di santità di cui ha intriso la sua esistenza. Luigi Mariano Guzzo consegna alla società laica e religiosa il prezioso racconto di una ragazza, di una sorella, di un'amica, che la comunità ecclesiale riconosce come serva di Dio capace, quanto mai oggi, di far riflettere e commuovere.