Grazie alla scoperta degli atti processuali il libro ricostruisce per la prima volta la vera storia di uno scandalo che nel secondo Cinquecento travolse la badessa di un convento cistercense della cittadina di Castro e il suo vescovo. Una storia resa poi famosa dalla versione letteraria che Stendhal ne diede nel romanzo breve La badessa di Castro. Lo scandalo di quella relazione clandestina minava, oltre all'onore delle famiglie coinvolte, la credibilità stessa della Chiesa. Per questa ragione circolò soltanto una versione edificante della storia, e gli atti processuali sparirono. Riemersero nell'Ottocento per sparire di nuovo, sepolti in una biblioteca. Riletti oggi, ci restituiscono un vivido spaccato del mondo e delle circostanze nelle quali lo scandalo maturò, mostrandoci al vivo cosa fossero la vita claustrale e il dramma delle monacazioni forzate così come le strategie difensive e le sofferenze di chi cercava una via d'uscita a un destino già predeterminato.