Il conflitto israelo-palestinese è stato esacerbato dalla ritrosia della comunità internazionale a riconoscere l'identità del popolo palestinese. Dal debutto al Cairo, nel gennaio 1953, come capo di una banda di studenti, Arafat si è imposto come capo assoluto di quel popolo. Dopo aver occupato il centro della scena politica mediorientale per quasi quattro decenni, l'imboscata di Oslo e le foto a Camp David con il Presidente israeliano Rabin e lo statunitense Bill Clinton aprirono la strada al suo fallimento, anziché al suo successo definitivo. A vent'anni dalla sua scomparsa, Stefania Limiti ripercorre le tappe della vita di questo personaggio controverso, eroe per alcuni e terrorista per altri, leader carismatico, uomo politico molto più aperto al dialogo e al compromesso di quanto i suoi avversari vogliano ricordare.