In una solitudine piena di amici, Giacomo Leopardi (1798-1837) si dimostra, nel suo variegato epistolario, generosissimo e ardente, tenero con i fratelli e i nipoti, ostinato e indomito contro le avversità. Confessando un'inesausta sete di gloria e di libertà, scrive, lucido e appassionato, del conforto che gli uomini si devono vicendevolmente. Non sfortunato amante della morte, ma uomo dall'infinito e inappagabile desiderio di vita.