Anche a distanza di un secolo, l'assassinio di Don Minzoni mantiene la sua attualità. Quel delitto ci ricorda quale sia spesso il destino di chi ha il coraggio di difendere i valori in cui crede; ci dimostra che ai violenti non basta uccidere un uomo, serve soprattutto distruggerlo moralmente; ci sbatte in faccia l'immagine di una giustizia che non vuole trovare la verità. Anche oggi che la Chiesa ha avviato la causa di beatificazione del "servo di Dio" Giovanni Minzoni, che tutto sembra dunque finalmente chiaro, non è affatto inutile ricordare quel delitto e rileggere quanto accadde ad Argenta, nel Paese e soprattutto a Roma. Ed è giusto ricordare il ruolo che in quella vicenda ricoprì Monsignor Nazareno Orlandi, prete senese energico, polemico, con una certa considerazione di sé. Con tutti i suoi limiti, ma sicuramente con un coraggio che pochi altri mostrano, Orlandi chiede per mesi giustizia, prima di arrendersi di fronte ad una triste verità: il buon nome dell'Italia in molti l'hanno sulla bocca e troppo pochi nel cuore.