Nel maggio del 1943, un bombardiere americano precipita nel mezzo dell'Oceano Pacifico: dell'equipaggio si salvano soltanto tre membri, uno dei quali è Louis Zamperini, figlio di immigrati italiani. Comincia così, con un minuscolo canotto alla deriva mitragliato dagli aerei giapponesi, l'incredibile storia di un eroe del Novecento: dopo aver percorso 3200 chilometri in mare, sbarcato su un'isola giapponese, per due anni passerà da un campo di prigionia all'altro, incontrando sadici aguzzini e misurandosi ogni giorno con la possibilità di essere ucciso, fino alla resa del Giappone e alla liberazione. Questa, per Zamperini, è solo l'ennesima prova di una vita avventurosa: giovanissimo delinquente di strada, aveva trovato nell'atletica leggera una via d'uscita, diventando campione di mezzofondo e partecipando con onore alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Reclutato dall'Aviazione nel 1940, prima di precipitare nel Pacifico era sopravvissuto a durissimi combattimenti alle Hawaii. Conclusa la guerra, anche il rientro in patria non è semplice: gli incubi lo tormentano, portandolo a rifugiarsi nell'alcol. È il matrimonio con una ragazza di buona famiglia, bella e intelligente, insieme alla riscoperta della fede, a riportarlo alla vita. Dal libro è tratto l'omonimo film di Angelina Jolie.