Gli insuccessi del dottor Fauci nel raggiungere obiettivi di salute pubblica durante la pandemia da Covid-19 non sono errori anomali, bensì in linea con una tendenza ricorrente a sacrificare la salute e la sicurezza pubbliche sull'altare del profitto e dell'interesse delle case farmaceutiche. Leggerete come la strana infatuazione del dottor Fauci, nonché i suoi generosi investimenti, in favore dei cosiddetti esperimenti sul "guadagno di funzione" finalizzati a ingegnerizzare dei super-microbi pandemici diano adito all'ironica possibilità che proprio lui abbia contribuito a innescare il contagio globale che ben due presidenti statunitensi gli hanno affidato il compito di gestire. Leggerete inoltre informazioni circa la sua strategia durata due decenni volta a indire false pandemie allo scopo di promuovere nuovi vaccini e farmaci e gonfiare i profitti dell'industria farmaceutica. Tutte le strategie messe in atto da lui durante il Covid - aver falsificato la scienza per immettere sul mercato farmaci pericolosi e inefficaci, aver soppresso e boicottato prodotti competitivi aventi margini di profitto inferiori anche a costo di prolungare le pandemie e sacrificare migliaia di vite umane - tutte azioni che hanno lo stesso obiettivo: una miope devozione nei confronti dell'industria del farmaco.