La figura straordinaria e l'opera dell'Abate Mechitar di Sebaste (1676-1749) si collocano nel quadro di una lunga e ricca tradizione di monachesimo armeno in Italia, da lui, però, re-interpretato, anzi ri-creato, principalmente per la sua geniale sintesi tra la sua identità e spiritualità inconfondibilmente armeni e la Regula benedettina, emblema del monachesimo occidentale. Tale progetto si colloca all'interno della sua sapiente visione ecclesiale che armonizza il suo incondizionato radicamento nella grande tradizione armena e la sua altrettanto granitica adesione alla comunione della Chiesa di Roma.