Un presidente, un generale e, tra di loro, una nazione ferita e divisa. L'11 settembre 1973, il Palacio de la Moneda, sede del governo cileno, è il teatro di un colpo di stato che ha cambiato la storia dell'America Latina e ha avuto una profonda influenza sulla politica mondiale. Un evento storico e simbolico che si risolve con la morte del presidente della Repubblica Salvador Allende e la fine del suo progetto di socialismo democratico, mentre la giunta militare guidata dal generale Augusto Pinochet sale al potere. Leo, figlio di immigrati cileni, conosce come tutti questa storia, ma non ha mai dovuto schierarsi. Fino a quando l'arresto a Londra del generale Pinochet non lo porta a ricercare le proprie radici e a interrogarsi sulla propria identità morale. È attraverso i suoi occhi che questo libro racconta, senza retorica, le vite parallele di Allende e di Pinochet: non solo due opposte visioni politiche, ma anche due modi antitetici di porsi di fronte alla vita. Scritto da Olivier Bras, a lungo corrispondente dal Cile, per i disegni di Jorge Gonzàlez, «L'ombra di Allende» è un romanzo grafico al tempo stesso intimo e politico.