La mattina del 24 giugno 1859, Francia e Austria si scontrano in un feroce combattimento alle porte di Solferino. Testimone della battaglia e del suo corollario di sofferenze, un commerciante ginevrino, Henry Dunant, è colpito dalla vista delle migliaia di soldati moribondi, abbandonati al proprio destino, da una parte e dall'altra del fronte. Ossessionato da quella visione, Dunant cercherà senza sosta di far accettare alle cancellerie la sua idea di aiuto umanitario, neutro e volontario, in tempo di guerra. Quest'opera innovativa, per la quale egli invoca «un alto grado di dedizione», penetrerà via via nelle coscienze e, dopo la firma della Convenzione di Ginevra nel 1864, si estenderà a tutti gli Stati del mondo. Il nome di Henry Dunant (1828-1910) sarà sulla bocca di tutti per il primo Premio Nobel per la pace, nonostante il fondatore della Croce Rossa non raccogliesse l'unanimità tra i pacifisti. Di quest'uomo che seppe convincere i capi di Stato, ma conobbe il fallimento come imprenditore coloniale, Gérard A. Jaeger traccia un ritratto accurato. Oltre alla biografia, questo libro offre una riflessione sulla nascita del pacifismo e sulle difficoltà dell'impegno umantà. Prefazione di Flavio Del Ponte.