"L'autore di quest'opera a fumetti è Jean Dufaux - con i disegni e il colore di Jacques Terpant - uno che conosce il grande scrittore Louis-Ferdinand Céline come le sue tasche. È proprio questa conoscenza che gli permette di sviluppare un'opera di finzione che ha tutti gli elementi della verità. È Céline che ci parla, vive e si racconta, ossessioni e manie, verità e menzogna. Noi lettori lo riconosciamo e ci facciamo nuovamente trasportare da lui. Con maestria, le tavole di Terpant fanno il resto, dando visivamente conto dei volti come dei rumori, degli incubi come della realtà. Testo e immagine sono pieni di piccoli dettagli (per dirne solo uno: le mollette con cui Céline teneva insieme i fogli manoscritti) e si incastrano perfettamente nella creazione di una storia che riesce a essere resoconto di una vita, esemplificazione di un'opera e, insieme, finzione. Non c'è niente di edulcorato, non ci sono complicità ideologiche o, peggio, falsificazioni storiche. C'è la solitudine di Céline, la sua arte e la pietà a fargli compagnia." (dall'introduzione di Stenio Solinas)