Biografia di un sovrano poco conosciuto. Condizionato da un difetto fisico che provocava le perplessità degli amici sulle sue qualità generali e l'ironia degli avversari, il "Ciotto di Ierusalemme", come lo definì Dante in modo poco lusinghiero, dovette gestire la secessione della Sicilia dal Regno meridionale attraversando tutte le fasi cruciali del conflitto del Vespro. Contemporaneamente, si accollò le responsabilità derivanti dal suo ruolo di capo della Lega guelfa in Italia gestendo i rapporti difficili tra fazioni cittadine ed elementi filoimperiali nelle ondivaghe alleanze delle realtà politiche del centro nord peninsulare, tipiche del XIII-XIV secolo. Così come dovette adoperarsi a districare una dialettica non sempre serena con il Papato, che si incrociava anche con la gestione dell'incipiente crescita della prepotenza baronale meridionale favorita dall'intrinseca debolezza di una corona contesa e contestata. Prefazione di Carlo Azzara.