Nel 1900, un gruppo di giovani pensatori, artisti, idealisti e anarchici si insedia su un colle presso Ascona, sul Lago Maggiore. Sono donne e uomini che vogliono rompere con le convenzioni sociali e gli imperativi del capitalismo sperimentando un nuovo modo di vivere, «più sano e naturale». Ribattezzano quel luogo Monte Verità. Sei anni dopo Ida Hofmann, tra i fondatori della comunità, racconta quegli inizi con una schiettezza che non ammette cedimenti alla «poesia», alternando piuttosto cronaca diaristica, slanci utopistici e affondi ironici. Una preziosa testimonianza finora inedita in italiano che, tra ecologia e femminismo, rivela sorprendenti affinità con i temi che agitano il nostro presente. Prefazione di Edgardo Franzosini.