Non tutti sanno che da bambino Lev Nikolaevic Tolstoj era soprannominato "Leone il frignone". E a buona ragione: lui stesso racconta che scoppiava in lacrime continuamente. Ma forse ancora meno persone immaginano che Tolstoj continuò a piangere anche da adulto e per i motivi più diversi, come testimoniano le memorie dei suoi contemporanei e i diari che tenne fino alla morte. Katja Guscina ne ha individuati 100 e li ha illustrati con uno stile ironico e originale, utilizzando foto dell'epoca. Ora anche voi conoscerete questo lato nascosto di Tolstoj. Che forse proprio grazie alle sue lacrime - di rabbia, felicità, paura, vergogna, compassione - è diventato il grande scrittore che sappiamo. Ma non vi preoccupate, il fazzoletto non serve. Questo libro, piuttosto, vi strapperà un sorriso. Prefazione di Paolo Nori.