Questo lavoro delinea alcune direttrici intorno a cui si sviluppò, dopo la nascita del nuovo Regno, il movimento emancipazionista italiano che individuò mazzinianesimo la sola forza democratica in grado di dare voce a una domanda di autonomia e di cittadinanza femminile. In tale contesto si colloca Elena Ballio (1847-1917), il cui percorso politico e culturale è al centro della presente ricerca. Il suo impegno si sviluppò, pur all'interno di una più ampia gamma di interessi, intorno a un filo conduttore principale che teneva strettamente intrecciati i temi dell'emancipazione femminile e della educazione e istruzione delle donne.