Enrico Giuseppin, nato a Teglio Veneto (VE) nel 1921, arriva a otto anni a L'Aja con la madre, la sorella e due fratelli per ricongiungersi al padre Luigi, artigiano terrazziere, che in Olanda aveva trovato lavoro e casa. Nel 1942 parte militare per l'esercito italiano, adempiendo all'obbligo di leva che riguardava anche i cittadini italiani residenti all'estero. Viene dapprima mandato in Italia e poi sul fronte russo. Sfugge un paio di volte al carcere e alla morte nella tragica ritirata sul Don del 1943 e, grazie alla conoscenza della lingua tedesca, riesce ad aiutare molti suoi commilitoni. La guerra viene raccontata da Enrico al padre tramite una ricca corrispondenza, giunta miracolosamente intatta fino a noi. Povertà, emigrazione, guerra: dal baule dei ricordi della famiglia Giuseppin escono delle lettere toccanti, quelle di Luigi a Enrico, il "Carissimo figlio" che combatte sul fiume Don.