L'arco cronologico (1942-1970) coperto dallo scambio epistolare tra Bigongiari e Ungaretti coincide con un lasso di anni centrali per la storia della letteratura italiana, dei quali condensa i principali temi e dibattiti, osservati dal punto di vista di due protagonisti di quella stagione culturale. Nel succedersi delle lettere la storia privata e la storia pubblica si sovrappongono continuamente l'una all'altra, dando luogo a una fitta trama di relazioni, tra considerazioni attinenti alla contemporaneità sia storica che letteraria e il fare artistico, così come si connota nel laboratorio privato di entrambi gli scrittori. Il carteggio consente di tracciare il ritratto di un'epoca, ricostruendone dall'interno le linee di tensione e sviluppo, ma si colloca anche in una zona molto prossima all'elaborazione artistica propriamente detta, sia per l'intrinseco valore letterario che per la capacità di farsi veicolo e, talvolta, vera e propria sede elaborativa di testi critici e poetici, come accade nel saggio ungarettiano "Leopardi segreto", o nelle diverse stesure delle poesie "Ninnananna" e "Cantetto senza parole," pubblicati nel volume.