Ansaldo, giornalista di regime, richiamato sotto le armi nel 1943, viene catturato dalle truppe tedesche e portato nel campo di concentramento. Rientrerà in Italia solo nel settembre 1945. Questi diari furono tenuti giorno per giorno, dal gennaio 1944 sin quasi alla fine e sono di grande interesse non tanto sotto l'aspetto cronachistico quanto per l'autoanalisi che Ansaldo vi compie. Diario privato quindi in cui Ansaldo mostra una sincerità spregiudicata sui lati anche meno nobili di sè.