Alberico Semeraro (1903-2000) è stato Vescovo per ben 31 anni (1947-1978) della diocesi di Oria, che considerava «la sua vera sposa, la grande sposa». In diocesi realizzò molte opere sia sul piano materiale (trasformò, tra l'altro, la piccola chiesetta di S. Cosimo alla Macchia in un imponente santuario, costruì 21 parrocchie nuove con le relative case canoniche), che spirituale (curò con impegno la formazione del Clero e dei fedeli). Nel 1953 fondò l'Istituto religioso "Oblate di Nazareth", che riteneva «il fiore più umile e prezioso del suo episcopato, fiore che nel corso degli anni si è trasformato in frutto fecondo di preziose attività caritative e pastorali». Personalità geniale e poliedrica, seppe operare una mirabile sintesi tra azione e contemplazione. Fu considerato un padre, un pastore, un maestro, un amico, un comunicatore, un organizzatore, un uomo di preghiera. Le vicende della sua vita autorizzano a definirlo «Il Pastore mite». La sua «gioconda mitezza» nascondeva gelosamente nel cuore un «tormento mistico», come testimoniano le pagine folgoranti del suo Diario spirituale.