Fausto Coppi, come un vero classico dell'arte del Novecento, è una figura scomposta, spezzata, contraddittoria: garzone e airone, splendido e goffo, invincibile e fragile, mortale a quarant'anni, immortale a cento. Di lui, della sua vita, delle sue imprese, della sua morte forse si è già scritto tutto. Non resta allora che provare a ricomporre lo specchio rotto della sua storia e a sistemarne i frammenti come in un sillabario, in ordine alfabetico, e per piccole illuminazioni laterali: un oggetto, un gesto, un sentimento, un dettaglio forse trascurabile al primo sguardo. Dalla A alla Z, da Airone a Zeriba, novantanove microstorie e una canzone di Claudio Sanfilippo, rileggono la figura del Campionissimo come un'opera cubista. Le 21 lettere dell'alfabeto, racconti tra i racconti, sono illustrate dal segno inconfondibile di Riccardo Guasco. Prefazione di Adriano Sofri.