Il saggio indaga la figura di George Clavering, terzo conte Cowper, e il suo impatto sulla società fiorentina nel contesto settecentesco del "Grand Tour".Giunto a Firenze nel 1759, il nobile inglese vi rimase fino alla morte avvenuta nel 1789. Protagonista della vita mondana, fu un grande sostenitore di iniziative culturali, oltre che raffinato collezionista d'arte e proprietario di un esemplare gabinetto scientifico. Nel volume, che si basa sulle testimonianze del fedele accompagnatore Jean Chastellain, trovano spazio approfondimenti sulla presenza inglese e massonica in città e sugli usi e costumi dell'alta società, in particolare il mecenatismo e il fiorente mercato di opere d'arte.