Spinto dalla sua appartenenza eporediese a una famiglia "olivettiana", l'autore ha cercato, da appassionato delle due ruote, quei legami che uniscono Olivetti al ciclismo. È un connubio durato molti anni e iniziato alla fine dell'Ottocento, quando Camillo Olivetti diede vita a un'impresa commerciale per l'importazione in Italia delle gloriose e preziose biciclette Victor della ditta Overman di Chicopee Falls, in Massachusetts. Con Adriano Olivetti, oltre alla produzione industriale e alle conquiste tecnologiche, venne data grande importanza al sociale, alla cultura, all'architettura e anche allo sport. Dopo gli anni Cinquanta il Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti iniziò la sua ascesa verso i vertici dello sport. Vennero create sezioni dedicate a numerose specialità, fra cui l'atletica, lo sci alpino, il canottaggio, il tennis, la scherma, e tante altre. La storia proseguì con il ciclismo, le molte corse organizzate in Canavese e il Giro d'Italia, di cui già dal 1950 Olivetti iniziò a curarne il servizio stampa. Ma, per un destino comune, questo connubio andò esaurendosi negli anni Sessanta del secolo scorso, con la morte di Fausto Coppi e di Adriano Olivetti...